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Flora

Il parco si caratterizza per l’estrema varietà delle specie presenti; senza dubbio il ruolo di protagonista spetta ai rododendri; si tratta di esemplari arborei che offrono, a fine maggio, una stupenda fioritura dal bianco al rosa, rosso e lilla.

Diverse varietà di faggio si ritrovano lungo tutti i percorsi: oltre al Fagus sylvatica, anche i faggi rossi che formano un grande gruppo, ed il Fagus s. "asplenifolia", dalle caratteristiche foglioline segmentate. Questa varietà di faggio ha un portamento globoso-espanso con fogliame assai compatto; sono presenti anche il Fagus s. "pendula" e il Fagus s. "fastigiata" dal portamento colonnare. Burcina - rododendriSi incontrano anche più esemplari di quercia: la farnia e la rovere, la quercia di palude dalle foglie profondamente lobate, il leccio pianta tipica delle zone mediterranee, la quercia rossa che ha una bellissima colorazione autunnale. Rimanendo nella stessa famiglia dei faggi e delle querce, le fagacee, troviamo un albero che sino a non molti anni addietro ha rivestito notevole importanza economica: il castagno, presente nel parco dall'ingresso sino alla torre.
Vi sono anche molte cultivar di aceri, sorbi, betulle, ciliegi da fiore, la Davidia involucrata o albero dei fazzoletti, la Parrotia persica originaria del medio oriente, particolarmente bella in veste autunnale, i Liriodendron tulipifera comunemente chiamati albero dei tulipani in riferimento alla forma dei fiori, di colore giallo-verdognolo. Lungo il viale dei rododendri, si incontra una zona particolarmente riparata dove si trovano alberi tipici della zona mediterranea: quercia da sughero, ulivo, cisto, mirto, corbezzolo, lavanda. Le fioriture si susseguono quasi ininterrottamente da marzo, quando sui prati la neve lascia il posto ai crocus e narcisi, ad aprile con i ciliegi giapponesi dalla delicatissima fioritura, i rododendri a fine maggio, le ortensie a luglio offrono una splendida fioritura blu; oltre alla Hydrangea macrophylla si trovano anche l'H. paniculata dall'infiorescenza bianco latte, la H, quercifolia dalla caratteristica foglia e l'H. petiolaris rampicante.

Le fioriture terminano ad ottobre con la Calluna vulgaris per lasciare posto alle colorazioni autunnali. A gennaio durante le fredde giornate invernali fiorisce il delicato fiorellino bianco dei Prunus subhirtella "autumnalis".
Burcina - ortensieAnche la collezione di conifere è assai ricca: vi sono le sequoie, sia la Sequoia sempervirens, originaria dell'America settentrionale che è conosciuta con il nome comune di red-wood, sia la Sequoiadendron giganteum originaria della California, un vero gigante del regno vegetale che in condizioni ottimali può superare i 1000 anni di età.
Da segnalare il Taxodium distichum detto anche cipresso calvo, con le sue caratteristiche protuberanze radicali, dette pneumatofori, dalle forme stranissime. Degni di menzione sono alcuni esemplari di Pinus pinea (pino da pinoli) ben adattati ad un clima che per loro sembrerebbe troppo freddo e umido.
Vi sono alcune Pseudotsuga menziesii anch'esse di origine nordamericana, conifere molto belle, guarnite dal piede alla cima di rami che gradualmente decrescono conferendo una forma piramidale; il loro legname è assai pregiato.
La Picea omorika di origine slava che ha un portamento piramidale slanciato con ramificazioni incurvate.
Ci sono ancora tante varietà di pini, abeti, cedri, cipressi, thuje, tsughe. Da alcuni anni è stato impiantato un pometo con lo scopo di recuperare e salvare da un definitivo oblio, antiche varietà di mele.

Riserva Naturale Speciale Parco Burcina "F. Piacenza"
Cascina Emilia - 13814 Pollone (BI) - Tel. -

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